Tra Renato e i napoletani c’è stato un lungo abbraccio per questo ritorno a Napoli, dopo 25 anni di assenza. Dopo anni in cui i fan lo hanno raggiunto a Roma o Eboli, finalmente l’hanno ospitato a casa. Renato è riuscito a esibirsi in piazza del Plebiscito, per due sere (quella del 21 giugno sol out in poche ore di prevendita) offrendo uno spaccato del suo repertorio, tanti successi e alcune nuove proposte tratte dal disco che ha dato nome al tour “Autoritratto”. Ma l’artista non si è solo raccontato, attraverso la musica ha anche duettato con artisti napoletani e ha offerto un finale a sorpresa che, se c’era ancora un napoletano da aggregare ai suoi sorcini, è riuscito a contagiarlo.
domenica 23 giugno 2024
Napoli ha riabbracciato Renato Zero
venerdì 14 giugno 2024
Chi si rivede in piazza del Plebiscito: Renato Zero!!!
Ci siamo. Dopo tanti anni in cui chi ama le sue canzoni ha seguito i suoi concerti a Roma e a Eboli, Renato Zero torna a Napoli, in piazza del Plebiscito, il 21 e 22 giugno, (la prima serata sold out in pochi giorni) con il concerto "Autoritratto", stesso titolo del recente lavoro discografico pubblicato lo scorso dicembre. Alcune date estive e poi a ottobre il tour dei concerti evento proseguirà.
S'inizierà alle 21 con una scaletta che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere simile a quella dei concerti della scorsa primavera che pure di sera in sera presentavano sorprese e novità. Non mancherà qualche canzone entrata nel cuore di più di una generazione, come "La favola mia". E non mancheranno "regali" ideati ad hoc per il pubblico napoletano.
sabato 8 giugno 2024
La buona abitudine dell'esser grati
Seneca, filosofo latino, ne scrive la virtù della gratitudine sia nel “De
Beneficiis” sia nelle “Lettere a Lucilio” dove annota: “dimostrare gratitudine è un
bene maggiore per te che per il tuo prossimo; a lui càpita un fatto comune, di
tutti i giorni, riavere quello che ha dato, a te un fatto importante, generato
da uno stato d'animo di intensa felicità, aver dimostrato gratitudine… la
coscienza della gratitudine nasce solo in un animo straordinario e fortunato”.
Qui accanto l'articolo che ho scritto per "Mimì", settimanale della domenica del Quotidiano del Sud. La consegna del premio gratitudine alla senatrice Liliana Segre e la bellissima intervista fattale da Mario Calabresi mi ha suggerito una riflessione sulla buona abitudine di essere grati per quello che si riceve, in cui ho inserito anche l'emozione che mi ha dato la lettura del libro pubblicato nel 2015 da Olivers Sack intitolato proprio “Gratitudine”, in cui lo scrittore, affetto da un cancro, analizza la propria vita e si dice grato “per quanto avevo ricevuto dagli altri, ma anche per essere riuscito a dare qualcosa in cambio…Più di tutto sono stato un essere senziente, un animale pensante, su questo pianeta bellissimo, il che ha rappresentato di per sé un immenso privilegio e una grandissima avventura”. E conclude “Mi sento felice e grato per tutto questo, ma nulla mi tocca come quel cielo notturno pieno di stelle”.
domenica 11 febbraio 2024
Un giallo raccontato a due voci
venerdì 15 dicembre 2023
sabato 17 giugno 2023
Francesco Nuti. La tenerezza che spunta dal passato
Il
cuore dei Giancattivi era lui, Francesco. Tenero, smarrito, ma anche impertinente e
sornione. Esplodeva con quel “Dammi un bacino” o “te la mi mamma la lasci
stare, capito?”.
Quelle frasi le usavamo anche noi, in casa coi fratelli, con la mamma, con gli
amici. Una vita fa.
Un
po’ di vita nostra che fugge via, ora che anche Francesco non c’è più. Ora che il
dolore del suo corpo e della sua anima lo hanno lasciato in pace e finalmente
può tornare un angelo riccioluto, tenero, dallo sguardo ingenuo e a tratti
furbissimo.
Francesco
Nuti è morto il 12 giugno scorso, a 68 anni a Roma. Con grande discrezione gli
amici di una vita, quelli veri, quelli che non fanno passerella ai funerali, lo
hanno accompagnato. E con loro la gente che non ha dimenticato quell’eterno
ragazzo scivolato in un destino avverso proprio quando la vita poteva offrirgli
ancora tutto quello che di bello meritava.
Gli inizi. Il trio cabarettistico dei
Giancattivi (gli altri componenti erano da Alessandro
Benvenuti e Athina Cenci) aveva debuttato alla radio con “Black Out”
ed era diventato popolarissimo con lo spettacolo della Rai “Non stop” e poi con
“La Sberla”, fino a portare il meglio del repertorio anche sul grande schermo
nel 1981 con il film “A ovest di Paperino”.
Un futuro da solista. Nel
1982, Francesco Nuti debuttò come sceneggiatore e interprete di alcuni film
entrati nella storia del cinema italiano (“Madonna che silenzio c'è stasera” (1982), “Io,
Chiara e lo Scuro” (1983) e “Son contento” (1983) e con “Io,
Chiara e lo Scuro” vince anche il David di Donatello ed il Nastro
d'argento come migliore attore protagonista.
Il debutto come
regista. Nel 1985
si cimentò con la regia del film Casablanca, Casablanca (1985), ideale
seguito di Io, Chiara e lo Scuro, grazie al quale vinse il premio come
miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San
Sebastián ed il secondo David di Donatello come miglior attore. Seguiranno: "Tutta
colpa del paradiso" (1985), "Stregati" (1986), "Caruso Pascoski" (di padre polacco) (1988), "Willy Signori e vengo da lontano" (1989)
e "Donne con le gonne" (1991).
Francesco cantante. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Sarà per te”, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso poi nel 1992.
Un momento di impasse. Nel 1994, il suo nuovo film “OcchioPinocchio”,
non ebbe il successo sperato e fino al 2001 Francesco con tenacia, ma forse
senza crederci più tanto, propose “Il signor Quindicipalle” (1998), “Io
amo Andrea” (2000) e “Caruso, zero in condotta” (2001). Cominciò
la depressione, il ricorso all’alcol e ci fu un tentato suicidio. Gli amici gli
erano vicino, lo spronavano. Ma spesso quando si precipita in questo buio
involontariamente si respingono proprio le persone care. Cinque anni dopo l’ultimo
film in cui veste i panni dell'ispettore Francesco De Bernardi, impegnato in un
intricato delitto legato al caso Moro: “Concorso in colpa”.
Incidente domestico. Una terribile caduta per le scale,
in casa, e un ematoma cranico determinano un ricovero d'urgenza. In coma fino
al 24 novembre 2006 Francesco Nuti fu trasferito, per velocizzarne la ripresa,
in un centro di riabilitazione neuromotoria. Nel maggio del 2009 tornò a casa,
ma le sue condizioni non lasciavano sperare in una ripresa totale del suo
organismo: non parlava né camminava. La sua salute così fragile richiese,
spesso, nuovi ricoveri. Il fratello Giovanni e la figlia Ginevra (dal 2017
tutrice del suo papà) si presero cura di lui.
“Madonna che silenzio…” Sporadiche le apparizioni
pubbliche Nel 2011 uscì la biografia “Sono un bravo ragazzo - Andata,
caduta e ritorno”, a cura del fratello Giovanni Nuti. L'11 maggio 2014
partecipò ad una festa organizzata per il suo 59º compleanno dagli amici di
sempre, quali Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Giorgio Panariello e Marco
Masini, al Mandela Forum di Firenze. Vi presero parte 7.000 persone.
Segno che il suo silenzio non ne aveva cancellato il ricordo e l’affetto.
Il 7 dicembre del 2019, ricevette il Premio
Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 "Alla carriera", ritirato per
l'occasione dalla figlia Ginevra. E il 12 giugno l’addio definitivo. Il
silenzio è diventato pace.
Ma per noi, che abbiamo amato le sue espressioni, la sua poesia, la sua voce, la sua creatività nemmeno un film in tv? Un omaggio degno di lui? C’è una testimonianza bellissima di Giovanni Veronesi, di alcuni anni fa,- Vale la pena riascoltarla, clicca qui .
Stefania De Bonis
venerdì 9 giugno 2023
L'omaggio di Renato Zero per l'Emilia Romagna.
Lo abbiamo ascoltato durante il concerto per gli ottant'anni di Albano: è "Non ti cambierei" il brano che Renato Zero ha dedicato all'amico cantante. Oggi quel dono si dilata e ci offre l'opportunità, acquistandolo, di fare un piccolo dono alla popolazione dell'Emilia Romagna. Da oggi, infatti, il nuovo brano di Renato Zero pubblicato esclusivamente per sostenere la popolazione dell’Emilia-Romagna duramente colpita dall’alluvione lo scorso maggio.
Dalle sue pagine social l'artista manda un messaggio:
“Dopo aver festeggiato il mio amico Al Bano con la canzone scritta per lui, “Non ti cambierei”, abbiamo deciso di mettere il brano inedito in rete. Scaricandolo tramite l’acquisto, ciascuno donerà 2 euro in favore della popolazione dell’Emilia-Romagna. La musica così svolgerà due dei suoi scopi principali: riscaldare gli animi e sostenere la ripresa di una Regione così meravigliosamente unica! Grazie a tutti.” Renato
“Non ti cambierei” è disponibile in download unicamente sul sito ufficiale http://nonticambierei.renatozero.com
Il ricavato della vendita del brano sarà interamente devoluto all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Emilia-Romagna impegnata nell’aiuto, negli interventi e/o nella realizzazione di opere di recupero, operativa nei territori colpiti dall’alluvione.