LIBRI. "Nel silenzio dell'eremo"

Sette giorni per trovare la pace interiore. Così l'impegnativo sottotitolo. Nessuna promessa. Quando s'incontra Dio e la sua pace, bisogna poi impegnarsi a mantenerla in sé, perché come tutte le relazioni, bisogna prendersene cura.

Ma ora qualche spunto dal bel libro di Enrica Bortolazzi giornalista, istruttrice di yoga, che s'immerge nell'esperienza della spiritualità dei monaci camaldolesi che vivono nel Sacro Eremo all'interno del Parco nazionale delle Foreste nel Casentino. Lo fa in un periodo della vita in cui ha subito un lutto. "E' anche per questo che mi trovo nella foresta; ho bisogno di una risposta", scrive. Fuggire dal caos, cercare un senso anche alla morte a volte è proprio il punto di partenza per cercare qualcosa o Qualcuno. 

Questa volta l'esperienza la porta a contatto con una comunità che crede in Dio, che ne vive la relazione nel silenzio di una cella, nel silenzio della foresta, nel silenzio che c'è in noi e che misteriosamente può sprigionare luce e può parlarci di Dio.

E' sufficiente chiudere gli occhi

Il senso di questa lettura è piano piano svelato, anche se se inizialmente, è già tutto racchiuso nel primo dialogo del libro, nelle parole di un giovane monaco incontrato dalla scrittrice appena giunta, in un luogo solitario, in meditazione. "Viene spesso qui"? - chiede . E lui: " Ci vengo spesso ma non è necessario trovarsi in un luogo bello per essere sereni, è sufficiente chiudere gli occhi e immergersi nel proprio rifugio di pace che noi monaci chiamiamo Spirito Santo ... Il silenzio è già nel fondo del tuo cuore".

"Nel Silenzio dell'Eremo" è un libro che ho letto con piacere. Non voglio svelare altri momenti del racconto di questa settimana vissuta nel silenzio dall'autrice, perché è tutto da scoprire. La delicatezza di scrittura della Bortolazzi che non promette - si diceva - magie di cambiamento, ma che sembra accompagnare il lettore nei segreti di una vita che ha trovato il suo centro e che può essere una strada percorribile da tutti.