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domenica 4 dicembre 2022

La foto che ha deciso di parlare da sola

Un libro, un dipinto, una canzone, una fotografia sono spesso destinati a divenire "altro" quando raggiungono il pubblico, un lettore, un ascoltatore. Dipende dalle sensibilità ma anche dell'efficacia di un messaggio che viaggia su due solchi: il messaggio affidato all'opera dal proprio autore e la capacità di colpire la sensibilità ed il vissuto del fruitore. Lo spiega bene, oggi su "Specchio", inserto della "Stampa", Riccardo Falcinelli proponendo una foto di Spencer Tunick: una spiaggia di corpi nudi, stesi di fianco, di fronte a una distesa grigio azzurra, spumoso, del mare. La guardo e penso a una efficace rappresentazione dei profughi annegati nel tentativo di raggiungere una nuova terra in cui vivere. Ma Falcinelli spiega che mentre per moltissimi la interpretazione è stata simile alla mia, il fotografo americano aveva in mente altro: una campagna per sensibilizzare sui danni provocati alla pelle dalle lunghe esposizioni al sole. Come campagna forse non è  molto efficace, ma è uno scatto inquietante che colpirà il cuore di alcuni e darà fastidio a molti altri. L'arte vera è così.