In queste ore, mentre leggo i quotidiani e guardo la tv, mi torna in mente uno dei libri che quando avevo 15 anni mi proiettò in un clima che per anagrafe non avevo mai vissuto se non nei racconti dei nonni, "Niente e così sia" di Oriana Fallaci. L'avevo letto prima ancora di approfondire i temi della shoah e ne ero rimasta colpita, molto. Il libro è frutto dei suoi reportages dal Vietnam in cui fu inviata come cronista di guerra.
Quel conflitto dell'America contro il Vietnam si svolse fra il 1964 e il 1975, anni in cui le pagine dei quotidiani e dei periodici, i notiziari televisivi e radiofonici davano risalto agli esperimenti spaziali o, come cita la scrittrice, al primo trapianto del cuore fatto dal cardiochirurgo Christian Barnard. Un passo di questo libro applicabile anche a quello che succede oggi nel mondo. Perché ogni guerra è assurda. Ancora il mondo non ha imparato niente. Non ha capito.