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lunedì 6 marzo 2023

Parte il tour di Renato Zero. Sfida e soprese


 Due ritratti dal tocco inconfondibile, quello di Valeria Corvino, artista napoletana già autrice nel 2020 delle tre copertine del trittico "Zerosettanta". Sono i due sfidanti protagonisti del tour "Zero a Zero. Una sfida in musica" che domani, 7 marzo, debutta a Firenze, al Mandela Forum. Ventidue date del nuovo spettacolo-sorpresa di Renato Zero.

Dopo il successo di "070" al Circo Massimo dello scorso settembre-ottobre, l'artista romano torna nei palazzetti dello Sport. Ma non fidatevi delle scalette che girano sul web. Ogni spettacolo di Renato Zero è una sorpresa e lui giova molto a non far trapelare nulla. Sarà, forse, tradito da quale spettatore che non vede l'ora di condividere sui social qualche notizia, dopo le prime date. Certo è che il faccia a faccia fra l'artista folle e colorato che negli anni Settanta fece capolino sui palcoscenici italiani (e nel mitico tendone di Zerolandia) e l'uomo forte e fragile, osservatore, poeta che ha riempito pagine, trasformando sentimenti ed emozioni. In aprile arriverà anche in Campania, al PalaSele di Eboli (22 e 23 aprile) e ne riparleremo qui, come sempre. Per altre informazioni si può far riferimento al sito ufficiale dell'artista.

lunedì 5 dicembre 2022

Zero a Zero...ed è di nuovo musica!

RENATO ZERO
DA MARZO NEI PALASPORT

L’annuncio di un imminente tour lo diede il primo ottobre scorso a conclusione della festa in sei concerti tenuta al Circo Massimo con “070”. La promessa è stata mantenuta e, stamattina, dalle pagine ufficiali dei suoi social (Facebook, Instagram e Twitter) Renato Zero ha comunicato le date del tour 2023: “Zero a Zero. Una sfida in musica” che da marzo lo vedrà esibirsi in dieci città. Il messaggio ha lo stile inconfondibile dell’artista e offre già una traccia di quello che il pubblico potrà gustare: una sfida musicale fra la follia e la teatralità di Zero e la poesia e l’empatia di Renato. Un pareggio giocato sulla musica, sull’originalità, ma anche su un lavoro tenace, accurato, senza compromessi che ha portato l’artista romano ad essere uno dei più prestigiosi del panorama italiano. L’immagine scelta per il manifesto mette a confronto il giovane e riccioluto ventenne, con il volto truccato pesantemente con l’artista di oggi. Sullo sfondo le sfumature di rosso che richiamano il tendone di Zerolandia.  I concerti sono prodotti da Tattica  E da venerdì 9, corsa ai biglietti (su renatozero.comvivaticket.com )

Ed ecco le 18 date



lunedì 26 settembre 2022

Coinvolge, emoziona e sorprende. Sul palco la magia di Renato Zero

L’attesa era tanta. Poi il 23 settembre l’esordio di Zerosettanta, prima di sei date, tutte sold out. Fino al primo ottobre arriveranno quasi in centomila al Circo Massimo per il loro idolo.  Romani, sì, ma non solo. Sono arrivati e arriveranno da Milano, Bergamo, Venezia, Brindisi, Taranto, Napoli… Qualcuno ha biglietti per più di una data. Niente li ferma.

Un vero istrione

Lui, Renato Zero, sa come accoglierli.  Dai due maxi schermi appare il suo primo piano che rivela la sua gioia di essere di nuovo sul palco. È un vulcano. Coinvolge, emoziona e sorprende. Grintoso, ironico, dolce e generoso, duetta con i suoi ospiti e con la platea. Accenna passi di danza e gioca coi colori dei suoi abiti e della bombetta. Un vero istrione. Nel tempo ha voluto portare sul palco, il manichino, la maschera, il Pierrot, il poeta, canzoni ironiche, scanzonate e pezzi che calavano nella musica ferite, solitudini e contraddizioni della quotidianità. In tanti hanno riconosciuto le proprie fragilità. In tanti si sono sentiti rappresentati. Non è fanatismo (o lo è per pochissimi). Renato e il suo pubblico si comprendono.

L'exploit della festa sarà il 30 settembre, giorno del compleanno di Renato. 
Emozionato e felice Renato Zero, per quest'evento, dopo tre anni di assenza dal palco (non dalla sala di incisione, anzi) ha tanti successi in scaletta (che modifica, sera dopo sera): brani pescati nell’inesauribile antologia di 55 anni di carriera (500 canzoni) che raccontano la sua storia professionale. Durante il lock down ha inciso tre cd  per i suoi 70 anni "ZeroSettanta" con 39 brani inediti e la scorsa primavera è uscita l'opera "Atto di fede".

TRE INEDITI E UN DONO

Poteva fermarsi qui? Per questo concerto al Circo Massimo Renato fa di più: regala tre inediti. Il primo, “Quel bellissimo niente” apre il concerto (“Quante vite mi hai lasciato vivere. Ci sei stata sempre, mia bellissima gente. Abbi cura di te. E di me…”), è dedicato ai sorcini. Alla fine del brano tanti cartoncini con il testo vengono “sparati” sulla platea, come coriandoli. Poi c’è “l’Avventuriero” sul senso del suo viaggiare nel tempo e nella musica. L’ultimo brano, alla fine del concerto. E c’è “Fortunato”, bilancio in musica dell’artista e dell’uomo, che insegna a guardare le cose con uno sguardo diverso, positivo.

È un Renato Zero in gran forma, ogni sera sembra più carico, anche se a fine serata, al pubblico che lo richiama sul palco, dopo tre ore e mezza di spettacolo, confessa timidamente che se sul momento riesce a generosamente a bruciare calorie, data l’età (72 anni che non dimostra) dopo un po’ ne risente. 

Un concerto ricco di sorprese e di ospiti

Tutto è studiato nel minimo dettaglio e alcune interpretazioni delle oltre trenta proposte sono corredate da effetti speciali, video suggestivi, amarcord. Il cambio d’abito è sottolineato da stacchi musicali, esibizioni di un affiatato corpo di ballo. Le coreografie sono di Kristian Cellini. Accompagnano l’artista nelle sue esibizioni l’orchestra Filarmonica della Franciacorta (50 elementi), diretta dal maestro Adriano Pennino, una band di 7 musicisti e otto coristi.
Sabato 24 c’è stato sulle note di “Dormono tutti”, anche un omaggio a Carla Fracci l’indimenticabile étoile amica di Renato Zero che partecipò a Cantiere Fonopoli. Tanta emozione durante l’esecuzione di “Nei giardini che nessuno sa”, “Qualcuno mi renda l’anima (coraggioso e intenso brano del 1974 sulla pedofilia) e “I migliori anni della nostra vita”. Particolarmente suggestiva è la versione di “Magari” che Zero interpreta seduto su una panchina. Si vede scorrere su uno schermo alle sue spalle le sequenze finali di un film di Charlie Chaplin, "Luci della città"
Non voglio rivelare oltre, perché Renato Zero ha ancora sorprese anche per chi non potrà assistere a questa festa romana. Le telecamere stanno registrando tanto materiale, che sarà poi montato, supervisionato dall’artista e presto trasmesso in tv. Per ora ci si accontenta dei social e di qualche servizio televisivo
E mentre il tempo scorre fra “Niente trucco stasera” e l’“Amore sublime”, “Spiagge” e “Resisti”, “Amico” e “A braccia aperte” sul palco si avvicendano gli ospiti (ci sono stati Albano, J-Ax, Alex Britti, Sal Da Vinci, Diodato, Jovanotti, Morgan, Fabrizio Moro, I Neri per Caso, Giorgio Panariello, Giacomo Voli, Sonia Mosca) che cantano i successi di Renato, duettando con lui.

Renato e Roma

Un concerto nella sua Roma è qualcosa di spettacolare, che fa sentire a casa anche chi è lì per accompagnare la moglie, la mamma o un gruppo di amici. Li vedi inizialmente silenziosi e poi si confondono fra le persone che cantano a squarciagola. E ti vien voglia di punzecchiarli (Ah, ma allora le conoscevi pure tu queste canzoni?!).
E quando le luci si spengono e una fiumana di persone con bandane, sciarpe e felpe con il logo del concerto si avvia verso viale Aventino, la musica non è finita. Dai bar ancora aperti arrivano le canzoni di Renato. Poi ti guardi intono e, nonostante il caos delle auto fermate per contenere il traffico durante il concerto, vedi i monumenti illuminati nella notte e non vorresti andar più via. 

(Stefania De Bonis)

venerdì 23 settembre 2022

Ci siamo! Arriva Zero

 
Renato Zero è pronto. Il morale è alto (prova è il suo post odierno, in cui scherza con il suo staff riproponendo la sua "cascata" per strada). La sua energia pronta a trasmettersi a una platea trepidante. Insomma è cominciato il conto alla rovescia per il popolo dei sorcini e degli zerofolli. Ma anche di quanti amano la buona musica e i testi delle canzoni di Zero. Stasera, al Circo Massimo, prima delle sei date, tutte sold out, di ZeroSettanta (stasera, 23 settembre e poi domani, domenica, mercoledì 28, venerdì 30 settembre (giorno del compleanno dell'artista e l'1 ottobre), la festa-concerto che segna il ritorno di Renato Zero. Con un'orchestra di 50 elementi, una band di 14 musicisti, otto coristi e 24 ballerini, saliranno sul palco per festeggiare con l'interprete e autore romano, molti artisti, fra cui Giorgio Panariello (sorcino, imitatore di Renato e poi suo grande amico). Top secret la scaletta. La modificherà ogni sera. (Essedibì)

martedì 17 maggio 2022

Nuova data, la quinta, per i concerti di Renato Zero

Un'altra data per "ZeroSettanta". Sono cinque gli appuntamenti al Circo Massimo di Renato Zero con il suo pubblico. Due serate sold out (il 24 e 30 settembre) e ieri l'annuncio di un concerto in più. Da domani, infatti,  saranno in vendita i biglietti anche per sabato 1 ottobre, dopo i concerti del 23, 24, 25 e 30 settembre. Prodotti da Tattica, i cinque concerti avranno una scaletta  diversa una sera dopo l'altra e il pubblico che arriverà da ogni parte d'Italia potrà ascoltare i brani dell'intero repertorio del grande artista romano, dagli anni '70 ad oggi. Renato Zero ha annunciato anche ospiti e sorprese.


lunedì 18 aprile 2022

Il nuovo lavoro musicale di Renato Zero




Ha voltato un’altra pagina del voluminoso, colorato e ricco libro della propria carriera. Dopo il triplice cd ZeroSettanta ecco il nuovo progetto discografico ed editoriale. È musica sacra: “Atto di Fede - musiche e liriche di Renato Zero”. Il lavoro consta di due cd, posti alla fine di un libro che ne raccoglie i testi, la dedica dell’artista e i ringraziamenti a tutti coloro che nella sua vita sono stati e sono importanti.
C’è Renato, con il suo stile. Non c’è il suo inconfondibile repertorio, ma questo progetto vibra della sua anima, forte e fragile, della sua ricerca di infinito e di libertà. Renato Zero guarda in alto. “Atto di fede”, l’ha detto lui stesso nella conferenza stampa lo scorso 6 aprile, è una proposta coraggiosa, una sfida. Si dice che chi vive una forte esperienza di fede senta anche il pressante il bisogno di comunicarla. E l’artista ha i mezzi per farlo: la musica, la sensibilità e quell’inquietudine che lo ha sempre portato a una ricerca incessante dentro sé e attorno a sé.

Il ragazzo di 70 anni ha coraggiosamente mostrato una parte del suo mondo interiore, facendo comprendere che il colloquio con Dio è certamente intimo, personale, ma che la fede va condivisa. A questo proposito la lettera introduttiva di Renato aiuta a metterci nella sua prospettiva e a pensare a Dio come a un padre accogliente. Certo, per chi ha avuto un’esperienza di paternità accogliente, protettiva, incoraggiante (come ammette lo stesso autore ogni volta che parla del papà) immaginare un Dio-Padre è più facile; ma ci sono molti modi per conoscerLo ("Parla con Dio") ed esserGli riconoscente ("Grazie Signore").

E Renato Zero ha voluto raccontare, soprattutto, quello che Dio ha messo nel nostro cuore e intorno a noi. Ecco perché le lettere che precedono ogni brano, introducendone il tema, sono tasselli che, anche se non parlano di Dio, compongono comunque quel mosaico sacro della vita che l’artista romano ha voluto mettere in musica. Già ha sfiorato questi argomenti con la Vita è un dono e, soprattutto, con Nei giardini che nessuno sa (a quest’ultima canzone ha fatto riferimento lo stesso Zero in conferenza stampa). L’ “Atto di fede” che il suo autore ha definito un modo di “accarezzare Dio” è rivolto a tutti coloro che cercano un senso, che hanno vissuto con sgomento e paura questi ultimi due anni o qualche assenza improvvisa nella loro vita.

La Coralità: lettere e liriche

È il grande pregio di questo lavoro artistico, che non parla di valori senza condividerli. C’è un tema assegnato da Zero a 15 amici o, come li definisce, “apostoli della comunicazione”. Nomi noti, pescati nel mondo del giornalismo, della chiesa, della politica, della filosofia, dello sport, dell’editoria, dello spettacolo…

Tranne che in due casi (e nelle lettere scritte dallo stesso Renato), non sono loro a leggere la propria lettera. Pur comprendendo l’intento dell’autore di creare una condivisione, con l’intervento di sei voci narranti, quasi a creare una rappresentazione scenica, qualche volta la voce narrante è troppo impostata nella recita. Più intensi e coinvolgenti sono i brani letti dai loro autori.

Vincente l’idea di raccogliere tutto in un libro: permette di leggere, lettere e testo delle canzoni, come un tutt’uno. La parola scava dentro. L’ascolto porta in un’altra dimensione.

I 19 brani inediti scritti da Renato Zero non sono interpretati tutti dall’autore. L’artista (con la sua inconfondibile voce profonda che riesce a passare da note basse a toni molto alti ed estesi) non gioca a essere assoluto padrone della scena: fa un passo indietro e sceglie di accostare alla propria quelle voci che meglio riescono a riprodurre le emozioni che ha voluto stanare dall’anima. Lo affiancano - e cantano anche da solisti - tre giovani interpreti con bellissime voci che ben si coniugano con quella di Renato Zero, quando cantano insieme. Sono Giacomo Voli, vincitore di All Together Now, Lorenzo Licitra, vincitore dell’edizione 2017 di X Factor e Manuele Murè.

I temi.

Diciannove lettere, 19 brani musicali e una bellissima, nuova versione di “Ave Maria” che l’artista presentò nel 1993 a Sanremo. Uno stimolo dietro l’altro che inducono a riflettere, sulla vita, sul perdono, sugli abbandoni, sui viaggi, sulle assenze, sulla donna, sulla paternità, sulla natura, sulla giustizia…E spicca un piccolo capolavoro di poesia “Padre mio” interpretato a due voci da Lorenzo Licitra e Manuele Murè: un Gesù Bambino e un Gesù adulto a colloquio con il Padre. Il brano è introdotto dalla lettera di Aldo Cazzullo. Il tema della giustizia è affidato al filosofo e politico comunista Mario Tronti (la nonna di Renato era sorella del padre), che scrive “Giustizia non ci sarà senza fratellanza” e il difficile tema della morte a Walter Veltroni (“La morte ci deve prendere sempre, mentre godiamo la bellezza di una vita che va assaporata e non divorata, va goduta e non consumata febbrilmente”).

Coro, musicisti e orchestra

Per quest’opera di arte sacra Renato Zero ha scelto il Coro Internazionale dell'Orchestra Filarmonica della Franciacorta e il coro di voci bianche dellIstituto Madonna della Neve di Adro. L’arrangiamento d’orchestra è del maestro Adriano Pennino. L’esecuzione musicale è stata affidata alla Budapest Art Orchestra diretta da Andras Deak, e ai solisti Stefano Di Battista (sassofono) e Andrea Griminelli (flauto) che accompagnano la lettura di alcuni brani.

Dopo i quattro concerti di settembre Renato Zero lavorerà a una versione di “Atto di fede” per i teatri lirici? Per ora chiude la sua opera editoriale con una pagina a specchio che chiede: Rifletti?





mercoledì 6 aprile 2022

Bentornato Renato! Il libro, i cd e 4 concerti

 Svelato mercoledì 6 aprile, con una conferenza stampa dell'artista romano, l'approdo del countdown cominciato più di due settimane fa da Renato Zero sulle pagine dei suoi social: l' 8 aprile uscirà il suo nuovo doppio album (19 brani inediti) e libro dal titolo "Atto di fede" poi  finalmente anche i concerti (23,24,25 e 30 settembre), al Circo Massimo di Roma (biglietti in prevendita da lunedì 11 aprile), per festeggiare tre compleanni in uno (guarda qui il video che l'artista ha presentato sui suoi social). Aspettavamo in tanti questa  sorpresa. Oggi per molti è stata una giornata emozionante. La grande famiglia dei sorcini in festa.
Ritornerò a scrivere di questa novità discografica, dell'artista che con la sua sensibilità, i suoi testi, la sua voce e il suo coraggio ha arricchito la musica italiana e la vita di tante persone. Al prossimo post, dopo l'ascolto del disco.